Evoluzione dello Smart Working: la necessitĂ dell’accordo individuale.
Il grande cambiamento nell’ambito dello Smart Working a partire da settembre, riguarda l’obbligo di sottoscrivere un accordo individuale tra datore e lavoratore, che torna a essere valido come previsto dalla Legge n. 81 del 22 Maggio 2017sul lavoro agile.
Il 7 dicembre 2021 è stato così firmato ilÂ
PROTOCOLLO NAZIONALE SUL LAVORO IN MODO AGILE
il documento fissa il quadro aggiornato di riferimento dello svolgimento del lavoro agile all’interno del settore privato.
Per quanto riguarda l’accordo individuale tra le parti che tornerà ad essere necessario a partire dal 1° di settembre per proseguire o avviare la modalità del lavoro agile in azienda, il Protocollo esige che esso preveda:
- la durata dell’accordo, se a termine o a tempo indeterminato;
- l’alternanza tra i periodi di lavoro dentro e fuori i locali aziendali;
- i luoghi in cui svolgere l’attività di lavoro in modalità agile;
- termini dello Smart Working, tra diritti e doveri dei lavoratori;
- gli strumenti di lavoro;
- i tempi di riposo e “diritto alla disconnessione”;
- forme e modalitĂ di controllo, per garantire il diritto alla privacy;
- l’attività formativa;
- diritti sindacali.
La giornata lavorativa svolta in modalità agile si caratterizza per l’assenza di un preciso orario di lavoro e per l’autonomia nello svolgimento della prestazione nell’ambito degli obiettivi prefissati, nonché nel rispetto dell’organizzazione delle attività assegnate dal responsabile a garanzia dell’operatività dell’azienda e dell’interconnessione tra le varie funzioni aziendali.
Per il luogo di lavoro, il lavoratore è libero di individuare il luogo ove svolgere la prestazione in modalità agile, purché lo stesso abbia caratteristiche tali da consentire la regolare esecuzione della prestazione, in condizioni di sicurezza e riservatezza.
E fatti salvi diversi accordi, il datore di lavoro, di norma, fornisce la strumentazione tecnologica e informatica necessaria allo svolgimento della prestazione lavorativa in modalitĂ agile.
Ing. Simona Ballani